
L'ironia divertita (che è quella un po' beffarda ma critica del lettore smaliziato) è indispensabile per Mario, basta leggere le sue versioni di Marziale, belle ed esilaranti (v. QUI), per rendersene conto, come pure le sue "imitazioni" di/da Catullo (ma più che di imitazioni si tratta, come ha scritto Giorgio Linguaglossa, di "un lavoro intenso di attraversamento dei testi del passato" - v. QUI). Forse i puristi della traduzione, soprattutto i sostenitori della "fedeltà", potranno non condividere le sue scelte, ma a me sembra evidente in queste versioni l'adesione allo spirito sia del testo sia dell'autore, che ben traspare senza che vi sia, in questo senso, alcuna vera "loss in translation", nemmeno quando si tratta di passare dal calligramma al verso lineare, come in Piove. In altre parole e per quanto possa apparire pleonastico, in italiano Apollinaire qui è proprio Apollinaire, così come lo sono stati Marziale e sotto altri aspetti Catullo, soprattutto perchè Fresa vi immette (e ammette) una "simpatia" (sympatheia) nei loro confronti. Non credo viceversa che, come qualche commento ha asserito, si tratti di attualizzazione o rammodernamento in senso stretto. Mi pare, e per me questo è importante, che sia un atto creativo (postmodernista o no qui non ci interessa) che fa appello a una cultura assimilata e la rimette in un gioco consapevole, divertito o serio che sia, che finisce per amplificarne il senso. (g.c.)
Costellazione
Sono nato sotto il segno dell'Autunno
Per questo mi piacciono i frutti perciò mi disgustano i fiori
I baci che ho donato io li rimpiango tutti
Come un noce bacchiato sussurra i suoi dolori al vento
Oh mio Autunno perenne oh stagione della mia mente
Mani di antiche amanti cospargono il tuo suolo
Una sposa mi segue ed è l'ombra mia fatale
Le colombe stasera spiccano il loro ultimo volo
La bianca neve
Ah, gli angeli in cielo, là in alto, là fuori!
Uno è vestito da brigadiere
L'altro è vestito da cuciniere
E gli altri, quel gruppo, son tutti tenori
O bell'ufficiale, color dell'azzurro!
La primavera, adesso, dopo quel lungo inverno
Sai che bella medaglia di sole ti assegnerà
Ma sì, te la darà
Il cuciniere spiuma le oche
E che neve che cade: e cade, la neve,
Ricade: né v'è
La mia bella, qui adesso, con me!
Piove
Piovono voci di donne come se fossero morte perfino nel ricordo
Piovete anche voi meravigliosi incontri della mia vita, o goccioline!
E quelle nuvole impennate già iniziano a nitrire un universo intero [di città auricolari
Senti se piove mentre il rimpianto e lo sdegno piangono insieme una [musica antica
Ascolta cadere i legami che ti tengono su, che ti tengono giù
Metamorfosi
Una donna che singhiozzava
Eh! Uh! Ah!
I soldati che passavano
Eh! Uh! Ah!
Un custode di chiusa che pescava
Eh! Uh! Ah!
Le trincee che biancheggiavano
Eh! Uh! Ah!
Granate che scoreggiavano
Eh! Uh! Ah!
Fiammiferi che non si accendevano
E tutto
E' così tanto cambiato
In me
Tutto
Salvo il mio amore
Eh! Uh! Ah!
Aggiungo qui, per chiunque ne fosse curioso, i testi originali:
Signe
Je suis soumis au Chef du Signe de l'Automne
Partant j'aime les fruits je déteste les fleurs
Je regrette chacun des baisers que je donne
Tel un noyer gaulé dit au vent ses douleurs
Mon Automne éternelle ô ma saison mentale
Les mains des amantes d'antan jonchent ton sol
Une épouse me suit c'est mon ombre fatale
Les colombes ce soir prennent leur dernier vol
La blanche neige
Les anges les anges dans le ciel
Lun est vêtu en officier
Lun est vêtu en cuisinier
Et les autres chantent
Bel officier couleur du ciel
Le doux printemps longtemps après Noël
Te médaillera dun beau soleil
Dun beau soleil
Le cuisinier plume les oies
Ah! tombe neige
Tombe et que nai-je
Ma bien-aimée entre mes bras
Calligrammes - Il pleut (clicca per ingrandire)
Mutation
Une femme qui pleurait
Eh ! Oh ! Ha !
Des soldats qui passaient
Eh ! Oh ! Ha !
Un éclusier qui pêchait
Eh ! Oh ! Ha !
Les tranchées qui blanchissaient
Eh ! Oh ! Ha !
Des obus qui pétaient
Eh ! Oh ! Ha !
Des allumettes qui ne prenaient pas
Et tout
A tant changé
En moi
Tout
Sauf mon Amour
Eh ! Oh ! Ha !