Riflessioni sullarte: MIKA ROTTENBERG, creazioni visive e video (al
Mambo di Bologna)
Sistemi di produzione sul punto di collassare si ripresentano nei video di Mika Rottenberg mentre geografie e narrazioni all apparenza realistiche scivolano verso lassurdo, il surreale o il non-sense ironico o volutamente umoristico per lartista argentina cresciuta in Israele e ora stabilitasi a New York.
Per la prima volta esposte in Italia in una personale attualmente al Mambo
di Bologna le sue architetture minimaliste non senza humour e implicita
ironia si stagliano come micro-installazioni sulle pareti nude e gli
immensi spazi bianchi della galleria bolognese insieme alle sue tre nuove
creazioni video surreali barocche.
Tema dominante al centro della produzione artistica di Rottenberg resta il
paradosso e le disuguaglianze generate dallattuale modello economico
capitalista esteso su scala globale; in particolare modo lartista si
sofferma sulle dinamiche del lavoro sfruttato, sottopagato, o a catena
nelle fabbriche in Cina, come tali parte dellingranaggio di un sistema che
delocalizza sé stesso nelle realtà geografiche più marginali o in
espansione rendendosi allo stesso tempo sempre più virtuale e
smaterializzato nei suoi flussi di ricchezza e risorse spendibili in una
reale economia. Lessere umano preso al laccio da tale ingranaggio, il
corpo e, in primo luogo quello femminile nei video, appare come il primo
specchio o riflesso deformante di tale realtà: disumanizzato e annullato
dal lavoro a catena perché soggetto allo sfinimento della ripetizione. Esso
incarna la precarietà e lintrinseca ingiustizia di tale sistema sulle vite
di questi individui, in particolar modo delle donne. Il tono dominante
dellartista argentina resta, tuttavia, quello surreale della deformazione
grottesca della realtà passando attraverso i registri del fantastico, nello
scivolamento allucinatorio o fantasioso , infine nel volutamente umoristico
e derisorio.

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