Il suono del mondo

Mia piccola ammaliatrice non respingere il mio amore
Sappi comunque che non ti amo. E se ti hanno cantata
I poeti di ogni tempo, se ti hanno celebrata
Sulle loro cetre dalle corde di crine
Sappi dunque che i poeti sono tutti segaioli
Altrimenti non si lascerebbero
Chiamare poeti. Posa
La tua mano delicata d'acqua e di vento
- Non ti dicevano così i buffoni? -
Sulla mia fronte. La febbre
La temperatura naturale di un corpo
Che orina sull'alloro e dispregia il fruscio
Dello spirito che esala. Posa
Il tuo capezzolo sulle mie labbra
E lascia che la mia lingua lecchi silenziosa
Il vaso del tuo brivido. Piccola ammaliatrice
Con le poesie non si raggiunge l'orgasmo
Neppure i babbei che intorno a te rovesciano
Gargarismi di parole. Ascolta
Il muggito, il fragore, il pianto:
Di simili suoni è fatto il mondo. Ascolta
Il gracchiare - o il ruggito
Del leone che è il mondo. Ascolta
Il rombo dell'oceano; il rombo;
Non il canto spensierato dei pescatori.
Genesi
Quanto più procedevo nella luce
Impallidivano i colori
Si addensavano, vorticavano come un disco
Diventavano
Quel colore che non era più
Colore.
Nel cuore della notte un diramarsi di strade
Un aprirsi a nuove combinazioni
Dissi "buio" ed ecco generata
La terra con le sue piante i suoi animali
Invisibili enormi delicati
Che mi somigliano.
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