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La parola liberatoria, nota di Rita Pacilio

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La parola liberatoria nasce nella nostra coscienza. Si accresce, ininterrottamente, di epoca in epoca, per superare i luoghi comuni dellaconfessione personale e trasformarsi in coralità conoscitiva della materia linguistica. È la ricerca del vero che muta e (incupisce o illumina?) il patema di essere vivi nell’estro creativo dell’esistenza. Per questo motivo occorrono simboli autentici e spontanei per ipotizzare e/o negare esempi tematici e stilistici. Alcuni autori viventi mantengono valido e saldo questo assunto senza manifestare il narcisismo di artista, né manomettere il moralismo. La parola detta di Stefania Di Lino– La Vita Felice, 2017, ne è testimonianza. Il ricordo, il tempo, la resilienza, si connettono con la sperimentazione del verso che va oltre il noto e prevedibile schema novecentesco. La lingua prende forma e definizione in una tensione narrativa e narrante come una trasformazione genetica: il rigo contiene l’essenzialità del reciproco senso quotidiano e, nello stesso tempo, pause/respiri (la punteggiatura ha il suo perché) dettati dal mistero dell’interiorità e dal suo movimento verso l’esterno. Poesie pregne di problematiche umane sentite/lette nello stato profondo delle cose, con impegno etico, con grazia, riconoscenza.


pianta casuale caduta dal cielo / negli interstizi angusti di una crepa / tra sassi inerti / depositati
tra rotaie / che stringono attorno / come fosse lapidazione / eppure in alto va / eppur si muove
nell’atto leggero del volare / che non si adegua al passo greve della terra / se orizzontale è il gesto
largo della semina /orizzontale fui io /e mi feci letto e mi feci sponda / pronta ad accogliere il seme


orizzontale dunque fui / e parallela alla terra /ma verticale è la pianta nata / che in alto il suo stelo
tende / ed è albero che come mani / in alto allunga i suoi rami / infinita ingenuità c’è nel crescere /
e nel portarsi avanti con la vita / una gentilezza tenera e sacrale / una proiezione che si nutre del
domani / e nel domani crede e spera,


Stefania Di Lino nata a Roma, dove vive e lavora. Allieva dello scultore Pericle Fazzini, e del poeta, critico d’arte Cesare Vivaldi, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, si specializza alla Calcografia Nazionale del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, e si abilita all’Insegnamento per i Licei, occupandosi anche di formazione. è presente da anni in numerose manifestazioni artistico letterarie, coniugando spesso la parola con l’immagine in opere di Visual Poetry. Da anni partecipa a reading pubblici di poesia. Nel 2012 pubblica la sua prima raccolta di poesie Percorsi di vetro (DeComporre Edizioni). è presente in numerose antologie e riviste letterarie, tra cui I fiori del male (2016). Con un suo testo critico partecipa al X Festival Mondiale di Poesia, Caracas, in Venezuela; nel 2014 alcuni suoi testi vengono selezionati dall’unesco di Torino, per la giornata de «Etica Globale e Pari Opportunità: il contributo delle donne allo sviluppo dell’Europa e del Mediterraneo», pubblicati e tradotti in diverse lingue. Nel 2015, nell’ambito del programma dedicato alla Rassegna Poetica, presso la Galleria Biffi di Piacenza, con il poeta Franco Di Carlo, partecipa con una sua performance denominata Dialoghi poetici



Un viaggio … tra le righe
– Bagnoli Edizioni, 2013 è la prima opera di Mario Alterio. La parola l
iberatoria si manifesta, in questa raccolta delicata e intima, nella consapevolezza di vincere l’età, l’affanno della perdita, la dedizione di ri-cominciare la vita. Alcune illustrazioni contenute nel libro sono formule soddisfacenti per avvalorare il senso poetico delle parole. Per aprirsi al cammino bisogna diminuire le distanze: versi chiari e semplici per custodire elementi interiori e per intuire il lato, troppo spesso oscuro, del percorso. Il viaggio, qui, è il segreto misterioso della creazione. L’esperienza.

Shhh!

Ho scelto il silenzio

perché è il miglior nemico.

Ho scelto il silenzio

perché è il mio migliore amico.

Ho scelto il silenzio

perché nonostante tutto

è sempre il solo unico presente

che veramente ha capito …

***

Temporale

Abbiamo scatenato l’ira del tempo,

che beffardo si vide scemare

in un semplice contesto

di spiaggia,

stelle e mare.

Mario Alterio nasce a Campobasso il 29 agosto del 1986. Trascorre infanzia, fanciullezza e adolescenza a Telese Terme e si diploma all’Istituto Tecnico Statale per il Turismo di Faicchio come Perito Tecnico per il Turismo. A soli vent’anni si vede costretto ad “espatriare”, allontanandosi dalla sua terra d’origine non senza sofferenze, entrando nel mondo del lavoro come operatore sociosanitario nel centro per disabilità “Armonia” di Latina, portando con sé uno spiccato senso di humor e un bagaglio di valori di altri tempi. “Un viaggio … tra le righe” è la sua prima silloge poetica in cui esprime la sua altissima concezione del sentimento cosmico dell’Amore, che va vissuto come principio di Fratellanza Universale.



Lampi di verità– I Quaderni del Bardo Edizioni, 2017 è il lavoro recente di Donato Di Poce. Verità e realtà sono fili conduttori di questa elegante plaquette in cui l’autore investiga e denuncia, senza artifici retorici, le inquietudini del mondo rivendicando il pensiero intellettuale come prima casa. L’etica valoriale illumina il pensiero poetico esaltando, così come accade nella fotografia, il significato dei gesti e l’importanza della ricerca dei particolari. L’indignazione e la tensione civile si incontrano nella dignità filosofica, pienamente, inevitabilmente.

Essere

Nella vita come nella poesia

Bisogna imparare a volare

E a tacere per essere ascoltati

E a volte bisogna diventare invisibili

Per essere più presenti

Bisogna avere la pazienza del bruco

Che all’improvviso diventa farfalla

Bisogna essere visionari e fantastici

Ma soprattutto restare veri

Essere e voler restare umani.

*

Sassi

Si conservano sassi

Come respiri in fondo al mare

Si conservano sassi

Come trucioli di stelle clandestine

Si conservano sassi per sognare

Si conservano sassi

Quando le parole non hanno più spessore

Si conservano sassi per vivere

Si conservano sassi per costruire il futuro … (per Nadia De Gasperis)

Donato Di Poce , (Nato a Sora – FR – nel 1958 ma residente dal 1982 a Milano ). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Aforismi, Fotografo. Artista poliedrico ed ironico ma dotato di grande umanità, si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica con la pubblicazione di una collana di 5 portfolio dal titolo: TACCUINO BERLINESE -East Side Gallery , Félix Fénéon Edizioni, Ruvo di Puglia (BA), 2009 dedicata al muro di Berlino. In un suo celebre aforisma ha scritto: “Il Poeta vede l’invisibile/Il Fotografo fornisce le prove”.



La poesia di Enzo Campi (Il VerbaioLe voci della luna, 2014, phénoménologieB.I.L, 2015,L’inarrivabile mosaicoAnterem Edizioni, 2017 , ex tra sistoleMarco Saya Edizioni, 2017) si manifesta con forza di seduzione nel suo registro stilistico e contenutistico. Un lavoro di recita e canto che si accolla la fatica dell’evoluzione della scrittura e del pensiero artistico/filosofico. La sofferenza, la gioia, l’amore infelice e/o corrisposto, l’esperienza della conoscenza, la vita, la morte e il tempo sono i temi ricorrenti. La lingua rompe gli argini tra i rapporti logici/idea e l’immagine. Le cose sono suggestioni/sensazioni tattili che percorrono memoria, simbologia, corrispondenze.

quale che sia la lingua irriverente
o inalberata in pavidi trasverberi di
senso o solo abbarbicata a sillabazioni
d’antica memoria quali che siano le
lingue forgiate nella bocca del vulcano
e madide di sapida saliva che cola
riversandosi nei solchi già sfibrati dal
transito della lava si tratta sempre di
scegliere il libro più adatto al gesto
che non è stato ancora compiuto

*

quale che sia il condursi se solo
indotto o congenito o rarefatto
in sapidi sentori esplosi dal cavo
o dai margini poi che allineati
lungodorso i corpi gli sguardi
i libri se mai franati a retrocedere
né più né meno di una cosa che
sia propensiva al tatto tra la
carezza e lo slancio senza una
vera causa di rottura tra le tessere
che compongono l’inarrivabile
mosaico a cui tendere la mano

*

a coltri di lampi come rinviati
a puntuali incontri tra monadi
e nomadi tra scheletri
d’albero che affiorano dalla sabbia
per meglio inciampare e dare un
senso al deserto a strali di folgori
inevase come impresse a fuoco
sul libro dei salti a retrocedere
senza processioni di formiche
a salvare il bottino la coppia della
folgore e del folgorato si rivolge
al coacervo di alghe esplose
dalla tiepida risacca interrogando
i lacci sulla funzione delle ligature
tra il sapido ceppo ove è inciso il
segno rivelatore e la serie dei libri
ove consolidare il contatto

(testi tratti da L’inarrivabile mosaico Anterem Edizioni, 2017)

Enzo Campi  Nato a Caserta nel 1961. Vive e lavora a Reggio Emilia dal 1990. Autore e regista teatrale dal 1982 al 1990 con le compagnie “Myosotis” e “Metateatro”. Video maker indipendente: ha realizzato svariati cortometraggi e un lungometraggio: Un Amleto in più. Ha pubblicato: Donne – (don)o e (ne)mesi (Genova, 2007); Gesti d’aria e incombenze di luce (Genova 2008); L’inestinguibile lucore dell’ombra (Parma, 2009); Ipotesi Corpo (Messina, 2010); Dei malnati fiori (Messina, 2011); Ligature (Sondrio, 2013), Il Verbaio – Dettati per (e)stasi a delinquere (Sasso Marconi – Milano, 2014) . Ha curato l’antologia Poetarum Silva (Parma, 2010), l’antologia Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa (Sasso Marconi – Milano, 2013) e numerose postfazioni e note critiche in volumi di poesia. . Ha curato inoltre due produzioni indipendenti: Trucioli (per Letteratura Necessaria), Rifrazioni (per Bologna in Lettere). Suoi scritti critici e poetici sono reperibili su riviste, su svariate antologie e in rete su siti e blog di scrittura. Ha diretto per Smasher Edizioni la collana di letteratura contemporanea Ulteriora Mirari e coordinato le prime due edizioni dell’omonimo Premio Letterario. È ideatore e curatore del progetto di aggregazione letteraria “Letteratura Necessaria”. È direttore artistico del Festival Bologna in lettere.
Cura in rete i blog : http://letteraturanecessaria.wordpress.com/ ; http://boinlettere.wordpress.com/ ;
https://scrittureealtreofficine.wordpress.com/ ; https://parabolichedellultimogiorno.wordpress.com/



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